Oggi vi parlo di frittate.
Si, avete capito bene: frittate. Al plurale.
Di solito, quando di si parla di frittata viene in mente, immediatamente, quella classica:
uova, parmigiano e quello che più ci va di aggiungere (latte, verdure ecc...)
Ma lo sapete che questo non è l'unico modo di fare una frittata?
Vediamone alcuni.
Frittata con la ricotta.
Al posto del parmigiano, che a non tutti piace o che non tutti tollerano (per problemi digestivi o di intolleranza ai latticini) possiamo usare della ricotta.
Per ogni persona metteremo:
2 uova
100 gr di ricotta
Le uova vanno sbattute con la ricotta finché non diventa una crema morbida.
Il tutto viene poi fatto friggere in padella come la normale frittata, o, se si preferisce una cottura più light, fatto cuocere in forno. In quest'ultimo caso in una teglia antiaderente (o normale foderata di carta forno, senza condimenti aggiunti).
La ricotta, che è classificata come formaggio-non formaggio, viene ottenuta dal siero del latte, la parte, cioè liquida, che viene separata da quella grassa e proteica del latte. Per questo motivo è meglio tollerata e più digeribile rispetto a tutti gli altri formaggi. Se riuscite a trovare la ricotta di capra, il risultato sarà ancora migliore!
Frittata senza latticini.
La frittata si può anche fare senza l'impiego di latticini. Se qualsiasi tipo di prodotto caseario vi crea fastidi, o se siete allergici alle proteine del latte, questa ricetta può permettervi di gustare questo piatto senza pensieri.
Per ogni persona useremo:
2 uova
farina di grano saraceno (abbiamo già visto le virtù di questo cereale straordinario) quanto basta.
salsa di soia
Rompete le uova in un contenitore e poi aggiungete, mentre le sbattete, a pioggia, lentamente, la farina di grano saraceno fino ad ottenere un composto che rimane ancora piuttosto liquido, ma che assume un colorito marroncino (per la presenza di questa farina). A questo punto aggiungete un poco di salsa di soia. L'aggiunta di questa salsa è un "trucchetto" che potete adottare se desiderate che la vostra frittata abbia il sapore classico della frittata fatta con il parmigiano. Infatti entrambi (parmigiano e salsa di soia) hanno, al nostro palato, il caratteristico gusto che viene dagli esperti classificato come "umami".
Qualcuno mi chiederà: allora perché non aggiungere la salsa di soia anche alla frittata con la ricotta?
Se lo desiderate, potete farlo, ma questo andrebbe a coprire la dolcezza tipica della ricotta che fa del piatto sopra citato, qualcosa di unico e singolare.
Le modalità di cottura sono sempre le stesse.
Frittata vegana.
Incredibile ma vero: esiste anche una frittata vegana!
Penserete che sono impazzita, o che abbia perso di vista il fatto che le uova non sono un alimento prettamente vegano...
E infatti questa è una frittata senza uova!
Va tutto bene: non sono impazzita. Seguitemi....e capirete...
Cosa serve?
La farina di ceci!
Sapete quella che vedono nei negozi biologici o nei supermercati, quella che si usa per fare la farinata genovese o, se andiamo in toscana, la famosa cecina?
Ecco: lei.
Per una persona useremo:
50gr di farina di ceci
acqua quanto basta
un pizzico di erbe aromatiche
Si aggiunge alla farina di ceci un pizzico di erbe aromatiche (quei misti già pronti che si trovano in commercio, o, meglio ancora, di vostra produzione...) e piano, piano, si incorpora l'acqua, fredda, fino a formare una pastella piuttosto liquida. Questa si frigge poi (o si passa al forno) come una normale frittata.
I ceci sono legumi ricchi di proteine nobili, ferro, calcio, fosforo e vitamine del gruppo B.
Il vantaggio di questa preparazione è che è completamente priva di proteine animali.
Concludendo.
Tutte queste preperazioni vanno bene per intolleranti al glutine e celiaci perché totalmente prive di glutine.
Ci tengo a precisarlo perché sono sempre di più le persone che sviluppano problematiche legate al glutine e penso sia giusto pensare anche a loro.
Per altro, e avremo modo di parlarne, meno glutine arriva sulle nostre tavole in generale, meglio è, dunque impariamo come si fa!
Abbiamo qui trattato il "modello base" della frittata. Se volete aggiungervi, per esempio, delle verdure, ricordate di farle rosolare prima di aggiungervi al frittata, o nel caso la cuociate al forno, di metterle, una volta rosolate, dentro il composto che avete preparato per la vostra frittata prima di infornarlo.
La frittata è un piatto semplice, da consumare caldo o freddo, come piatto di portata o dentro delle insalatone, a quadrotti come aperitivo o tritata dentro una buona zuppa calda (alla moda degli abitanti delle nazioni germaniche...da provare perché è una vera delizia!).
Però c'è un punto caldo. Già vi vedo, mentre, a qualcuno di voi balena questo pensiero: ma le uova? Non sono un problema? Per il colesterolo?
Vi svelo, allora, una cosa: le uova non sono ASSOLUTAMENTE un problema.
Scordatevi chi vi ha terrorizzato per anni dicendovi che due uova a pranzo vi imbottivano di colesterolo fino alle midolla.
Ricordiamoci che un po' di colesterolo a noi serve!
E' il costituente fondamentale delle nostre cellule, delle membrane che le tengono insieme!
Se non avessimo un po' di colesterolo in circolo, ci "disfaceremmo"!
Inoltre nelle uova, a fronte di una certa quota di colesterolo, si trovano per la maggior parte grassi monoinsaturi e polinsaturi i quali, come ben sappiamo, sono alleati della nostra salute.
Sono poi ricche di proteine nobili che il nostro organismo utilizza subito per il proprio buon funzionamento.
Buonissimo poi l'apporto di vitamine, tra cui folati in quantità ottima, sali minerali e calcio (in forma direttamente disponibile per il nostro organismo, dunque importantissime da questo punto di vista!).
Se vogliamo seguire, come sarebbe auspicabile, un regime alimentare nel quale la carne, e in particolare le carni rosse, vengono fortemente limitate o escluse, le uova sono un ottimo alimento che offre innumerevoli vantaggi.
Cerchiamo solo, come per tutte le cose, di non esagerare.
Due uova a settimana, come pasto singolo, vanno più che bene.
Contiamo poi anche le uova che possiamo usare per farci biscotti o torte, e possiamo arrivare a 4-5 (in totale...cioè le due sopracitate, più altre 3 al massimo) senza grossi problemi.
Oltre, diventa eccessivo. Perché? Volendo, e alcuni lo sostengono, potremmo consumare un uovo al giorno, ogni giorno della settimana, e la nostra salute non ne risentirebbe.
Ma teniamo presente che, troppo spesso, tendiamo a consumare molti prodotti contenenti uova, senza che ce ne accorgiamo (budini, creme, paste all'uovo, maionese ecc...) e dunque si può facilmente eccedere.
Impariamo a regolarci.
Magari, come dico spesso, ascoltandoci.
Cerchiamo poi scegliere uova di galline allevate a terra, in condizioni di vita sostenibili ed eticamente corrette, e se ne abbiamo la possibilità, magari, prese direttamente dall'allevatore. Ne guadagneranno le galline e la nostra salute!
E con questo vi saluto.
Per qualsiasi dubbio e/o suggerimento, sono qui.
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