sabato 18 gennaio 2014

Alimentazione e Gruppi sanguigni.

 
Buon 2014 a tutti voi!
Con l'Augurio Sincero che questo sia l'anno in cui ritroviate voi stessi e una serenità profonda e definitiva.
 
Non scrivo da parecchio e, nel frattempo, abbiamo attraversato il lungo periodo delle festività invernali. Spero siano state appaganti e piacevoli. Anche, perché no, dal punto di vista del cibo.
Sempre senza esagerare, ma quanto può essere "terapeutico" per l'Anima e per i sensi, trascorrere attimi gioiosi in compagnia delle persone care e attorno a una tavola ricca di cose buone!
 
Adesso, però, trascorsi quegli istanti, perché non pensare a come concedere al nostro organismo e a noi stessi l'aprirsi di un periodo in cui mangiare più sano, leggero, in modo più adeguato al nostro fisico, in modo da permettergli una buona ripresa e magari anche un rafforzamento delle difese immunitarie, ai fini di fronteggiare adeguatamente una stagione che può essere foriera di forme influenzali, raffreddamenti, malattie respiratorie ecc...?
 
A questo riguardo ho pensato di parlarvi di un particolare stile alimentare i cui principi si stanno diffondendo molto, negli ultimi anni, anche in Italia, ma che viene, ahimè, spesso proposto in modo superficiale e frammentario, senza dare alcuna informazione chiara e precisa, e soprattutto motivata,
su come portarlo avanti nel modo più intelligente ed equilibrato possibile.
Mi riferisco alla alimentazione costruita in base al gruppo sanguigno di appartenenza.
 
 
 
 
Questo stile alimentare è stato ideato da un Naturopata americano, Peter d'Adamo, alla fine degli anni '90.
Qualsiasi sito o articolo o mezzo stampa che vi parli di questo tipo di alimentazione scriverà più o meno cosi. Trascurando però che lo stile alimentare di d'Adamo non è nato dalla sera alla mattina, quasi si trattasse di una idea bislacca nata chissà da cosa, ma è stato il frutto di anni e anni di studio,
di sperimentazione, di raccolta di dati, su migliaia di persone "in cura" da d'Adamo ma prima ancora dal padre, il quale aveva cercato di alleviare, attraverso l'alimentazione, i disturbi dei suoi pazienti, raccogliendo tonnellate di scoperte interessanti e di evidenze concrete riportate da chi entrava nel suo ambulatorio. Dunque, la formulazione sistematica e la divulgazione, di questo stile alimentare, altro non è stato, e non è, che la conclusione di decenni di indagini e di "terapie" alimentari.
Vorrei che questo fosse ben chiaro, a fronte di molti, professionisti e non del settore, che  arricciano il naso, quando ne sentono parlare,  nonostante sempre più il mondo scientifico si stia avvicinando a questi studi con interesse e sempre più ricercatori, anche in Italia, anche in ambito universitario, vogliano cercare di capirci qualcosa.
Suscita interesse, soprattutto per i risultati che vengono riportati da chi decide di seguire questo stile alimentare. Miglioramento delle condizioni generali, perdita di peso, normalizzazione di livelli di colesterolo e glicemia, miglioramento in patologie infiammatorie e autoimmuni. I dati che stanno arrivando sono veramente sempre di più e sempre più positivi.
Dunque, vale la pena conoscere un po' meglio questa realtà.
 
Se ne avete voglia, e se mi seguirete, nelle prossime settimane, avremo modo di capire quali sono i fondamenti di questo stile alimentare cosi particolare e cosa, in base al nostro gruppo sanguigno, sarebbe opportuno consumare e cosa no.
 
Si tratta di un viaggio lungo, lo vedrete, ma estremamente interessante.
 
Per prima cosa vedremo di indicare quali sono i gruppi sanguigni che ci caratterizzano e qual è la loro storia dal punto di vista paleontologico. Vedremo, cioè, a quale gruppo sanguigno appartenevano i primi uomini, e via, via, come, da un punto di vista genetico e filogenetico, si sono evoluti gli altri fino ad arrivare ai quattro che oggi conosciamo:
- gruppo 0
- gruppo A
- gruppo B
- gruppo AB
 
Questa è una premessa fondamentale che ci permetterà di comprendere come mai quello che è buon per un gruppo 0 può non esserlo per un gruppo B e quello che è buono per un gruppo A può non esserlo per un AB e cosi via...
 
Storia, ambiente, genetica, metabolismo, abitudini ecc...formano, come vedremo, un intreccio inscindibile e dai disegni molto variegati.
 
 
 
 

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